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La bandiera giapponese

Bandiera giapponese del Sol Levante

Hinomaru: la bandiera nazionale giapponese

Insieme al fiore di crisantemo e all’inno nazionale, la bandiera giapponese è il simbolo nazionale del Giappone. Caratterizzata da una relativa semplicità, un disco rosso centrato su un piano bianco, la bandiera rappresenta la nazione in quanto “Terra del Sol Levante”, figura che è stata associata al Giappone per oltre 1200 anni. E’ chiamata ufficialmente Nisshoki (日章旗, letteralmente “bandiera del sole”), ma più comunemente conosciuta come Hinomaru (日の丸, letteralmente “cerchio del sole”),

La bandiera giapponese nella storia

La bandiera giapponese rappresenta il sol levante
Il Giappone è definito il Paese del Sol Levante

Il cerchio rosso sullo sfondo bianco rappresenta il sole, che da sempre ha un ruolo particolare nella cultura e nella religione giapponese. Infatti lo Shinto, la religione politeista autoctona giapponese, pone una grande enfasi sulla figura del sole. Tra le varie divinità presenti nella religione, la più importante è senza dubbio la dea del sole, Amaterasu. Quest’ultima è sia la divinità principale dello Shinto, sia la pretesa progenie della linea imperiale. Questo “culto del sole”, in combinazione con la posizione geografica del Giappone in relazione alla Cina, ha contribuito non solo al nome del Paese, ma anche al posizionamento del sole sulla bandiera.

L’origine della bandiera è incerta: il motivo del sole rosso su sfondo bianco è antico, probabilmente utilizzato già agli inizi del VII° secolo dall’imperatore che, nella corrispondenza ufficiale con la corte cinese, si riferiva a sé stesso come all’Imperatore del Sol Levante. Tuttavia, solo verso la fine del VIII° secolo si registra l’utilizzo di una bandiera nota come Nissho (“bandiera con un sole dorato”) al di fuori della casata imperiale. E’ ancora sconosciuta l’esatta forma della bandiera di allora che, per quanto simile a quella attuale, aveva sicuramente una colorazione diversa visto che i colori attuali, rosso su bianco, sono nati solo alla fine del XII° secolo.

Durante il periodo medievale vari clan adottarono degli stendardi al cui centro vi era posizionato il sole, con schemi e colori diversi tra loro. Uno dei clan più importanti dell’epoca, il clan Genji, che governò il Giappone unito, era rappresentato da uno stendardo bianco con un cerchio rosso. Gli storici pensano che, vista l’importanza sociale del clan, i motivi dello stendardo vennero tramandati, fino ad essere utilizzati dal governo feudale.

La più antica bandiera giapponese conosciuta esistente, risalente al XVI° secolo, è ospitata nel tempio Unpo-ji nella prefettura di Yamanashi. Si dice essere stata donata dall’imperatore Go Reizei nel XI° secolo.

L’ufficializzazione dell’Hinomaru

Fu solo alla fine del XIX° secolo che il Giappone adottò l’Hinomaru come bandiera ufficiale della nazione. Una volta che gli europei iniziarono a stabilire contatti più frequenti, attraverso la metà del XIX° secolo, il Giappone scoprì la necessità di essere in grado di identificare le proprie navi rispetto a quelle di paesi stranieri. Così, nel 1854, lo shogunato Tokugawa ordinò a tutte le navi giapponesi di utilizzare l’Hinomaru a scopo di identificazione. Questa, nel 1870, divenne la bandiera ufficiale delle navi mercantili che commerciavano in Giappone e all’estero.

L’Hinomaru rimase ufficiale fino al 1885, anno in cui, a causa di un cambiamento nel modo in cui le leggi venivano codificate, tutte le leggi che non erano state pubblicate nella “Gazzetta ufficiale del Giappone”, vennero abolite, incluso il decreto sulla bandiera nazionale.

Ciò ha portato l’Hinomaru a diventare la bandiera nazionale de facto, anche se non legale. Solo nel 1999, dopo l’approvazione della “Legge riguardante la bandiera nazionale e l’inno nazionale”, l’Hinomaru è tornata a rappresentare ufficialmente il Giappone.  

Le variazioni dell’Hinomaru

Bandiera dell'Impero giapponese durante la Seconda Guerra Mondiale
Bandiera dell’Impero giapponese durante la Seconda Guerra Mondiale

Nel corso della storia, la classica bandiera ha subito diverse variazioni distinguendosi in altri tipi di Hinomaru a seconda del campo di utilizzo. Per esempio, sia il ramo dell’esercito sia la marina militare usano la “bandiera del sole nascente”, aggiungendo alla classica bandiera 16 raggi rossi dal centro ai bordi.

La bandiera dell’esercito imperiale, in uso dal 1868 fino alla fine della Seconda Guerra Mondiale, centrò il sole al centro della bandiera, mentre la variante della mariana imperiale, in uso dal 1889 fino alla fine della Seconda Guerra Mondiale, mise il sole leggermente decentrato a sinistra.

Ad oggi i due rami di difesa dell’esercito hanno ridotto i raggi da 16 a 8, rendendo la bandiera un quadrato e aggiungendo un orlo dorato attorno ai brodi. 

La bandiera oggi

La bandiera giapponese oggi
Uso della bandiera nella vita quotidiana

Nonostante sia considerato uno dei maggiori simboli del Giappone, l’Hinomaru non viene mostrata comunemente in Giappone al giorno d’oggi. Solitamente si trova in edifici governativi o di proprietà statale, come municipi, scuole di proprietà pubblica, banche e altri luoghi di interesse civico. Il fatto che ormai sempre meno cittadini possiedano una propria bandiera è dovuto alla sua associazione con la Seconda Guerra Mondiale e all’ideologie dell’ultranazionalismo.

Fonti

Tsunagu Japan, Everything You Need to Know About the Japanese Flag Share
Encyclopedia Britannica, Flag of Japan di Whitney Smith
Voyapon, History of the Japanese Flag, di Luca Denser
Sen-Toku, i giganti del mare di Cristiano Suriani

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