La creatività è un elemento essenziale per chi si dedica all’arte del tatuaggio. L’interesse per questa disciplina può nascere da diversi motivi, ma per molti artisti del tatuaggio, come coloro che si dedicano allo stile giapponese, si trasforma in una vera e propria vocazione. Infatti diversi tatuatori occidentali raccontano di aver trovato ispirazione nei tatuaggi giapponesi visti in programmi televisivi, tanto da dedicare poi la propria vita a perfezionare quest’arte. Ma perché i tatuaggi giapponesi affascinano e colpiscono chi li guarda? Scopriamolo insieme!
Il legame personale con i tatuaggi
Spesso si sviluppa un legame personale molto forte con i tatuaggi che si creano. Infatti, l’obiettivo di molti artisti è che le loro opere siano facilmente riconoscibili anche dopo molto tempo. Ogni artista ha il desiderio che i disegni raccontino una storia, e per farlo è necessaria dedizione e perfezione. Una caratteristica dei tatuaggi giapponesi, in particolare, è il legame con simboli, ispirati a leggende, samurai e storie della cultura giapponese.
Qui nulla è a caso. Difatti, ogni elemento ha un significato preciso, che si riflette nel risultato finale.
Le storie dietro ai tatuaggi giapponesi
L’arte del tatuaggio giapponese non è solo decorazione, ma racconto. Le storie che vi si nascondono sono spesso tragiche e epiche, come quella del guerriero Tomomori, che, sconfitto in battaglia, si legò a un’ancora per affondare in mare. La leggenda dice che i granchi della zona dove morì presentano un volto simile a quello di un samurai, e per questo i giapponesi evitano di mangiarli, credendo che siano gli spiriti dei guerrieri sconfitti.
Quindi il tatuaggio giapponese non è solo esteticamente bello ma ha un significato profondo e un legame importante con la cultura del paese.
La storia antica del tatuaggio giapponese
Ma quando inizia la cultura del tatuaggio in Giappone? Il tatuaggio in Giappone ha radici antichissime, risalenti a circa 10.000 anni a.C. Le prime testimonianze scritte parlano di popolazioni con tatuaggi sul viso e sul corpo per indicare il rango sociale. Tuttavia, l’uso dei tatuaggi ha subito una trasformazione quando il governo giapponese ha iniziato a utilizzarli per marchiare i criminali, associando così questa pratica alla criminalità. Ecco il motivo del perché spesso negli onsen non è possibile entrare con i tatuaggi.
Questa pratica continua anche oggi, soprattutto a causa dell’influenza della mafia giapponese, la yakuza, che utilizza ampiamente i tatuaggi.
Il Significato del Body Suit
Un’altra caratteristica del tatuaggio giapponese è il “body suit“, un tatuaggio che copre quasi tutto il corpo. Questo richiede anni di lavoro e grande dedizione da parte del cliente, che affronta dolore e spese considerevoli per ottenere un’opera d’arte completa. Sicuramente questi tatuaggi rappresentano una delle massime espressioni del tatuaggio giapponese.
L’Importanza del Tebori
La tecnica tradizionale giapponese è chiamata tebori (手彫り). In questa pratica si usano degli aghi montati su un bastone, che l’artista utilizza per inserire l’inchiostro nella pelle. Questa tecnica permette una brillantezza del colore che difficilmente si ottiene con le macchine moderne. Ancora oggi, anche se più dolorosa e difficile, il tebori continua a essere apprezzato per i risultati unici che offre.
L’evoluzione del tatuaggio giapponese
Negli ultimi anni, il tatuaggio giapponese ha subito una grande trasformazione. Grazie alla diffusione delle informazioni e ai viaggi di molti artisti, questa forma d’arte è diventata internazionale. Non a caso, oggi, artisti di tutto il mondo si dedicano con interesse allo studio e alla pratica del tatuaggio giapponese, portando avanti una tradizione millenaria e la uniscono al contesto contemporaneo. Non mancano anche i nostalgici che rimpiangono i tempi in cui quest’arte era più nascosta e riservata.
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Il mistero della donna tatuata di Takagi Akimistu, di Ilaria Bruci
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