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Esploriamo il Giappone: Kamakura

Giappone Kamakura la città

Allontanandoci un po’ da Tokyo per addentrarci a sud, seguendo la costa, si arriva nella prefettura di Kanagawa, più nello specifico a Kamakura. Uno dei gioielli del Giappone, Kamakura si trova a meno di un’ora da Tokyo. 

IL NOME

La città costiera di Kamakura trova le sue origini in un lontano passato: pare che sia stata citata per la prima volta all’interno del Kojiki (古事記, Racconto di Antichi Eventi) che risale al 712 e poi successivamente anche all’interno del Man’yoshu (万葉集, Raccolta di Diecimila Foglie), che risale circa al 759.

Ci sono numerose teorie riguardo l’origine del suo nome, la più probabile è legata alla sua posizione geografica. Kamakura è infatti circondata su tre lati – nord, est e ovest – da colline, mentre il quarto lato, a sud, è aperto al mare. Questa conformazione del terreno è stata spesso paragonata ad una sorta di fornello in pietra o terracotta utilizzato nei tempi antichi, detto kamado (竃) in giapponese, altre volte è stata associata alla forma di un magazzino, kura (倉). Questo perché sia i kamado che i kura hanno un lato aperto e tre chiusi. Combinando i due termini, kamado e kura, il nome della città si trasformò gradualmente in Kamakura  (鎌倉).

Statuette Jizo
Queste statuette si chiamano Jizo e si possono ammirare in tutto il Giappone. Foto di moginjapan da Pixabay

LA STORIA

La storia di Kamakura è intimamente legata al personaggio che l’ha resa celebre, Minamoto Yoritomo. Dopo che il clan Taira rase al suolo il clan rivale Minamoto, il terzo figlio, Yoritomo, venne mandato a vivere in un tempio a Izu. Nel corso degli anni il giovane raccolse alleanze e supporti per un contrattacco agli avversari, i Taira, e nel 1180 stabilì la sua sede a Kamakura, lontano dalle influenze della corte di Kyoto.

Nei cinque anni seguenti Minamoto Yoritomo riuscì a sconfiggere il clan Taira e a stabilire l’inizio dello shogunato Kamakura nel 1192, la città fu scelta proprio perché facilmente difendibile in un conflitto armato. Lo shogunato si protrasse fino al 1333, prima sotto lo Shogun Minamoto e poi sotto i reggenti Hojo, rendendo Kamakura una delle città più grandi e importanti del Giappone dell’epoca: con la fine dell’omonimo shogunato terminò anche questo periodo di ricchezza e iniziò un lungo periodo di caos.

Nel moderno Giappone Kamakura è una piccola città costiera ed una popolarissima destinazione turistica. Talvolta detta “La Kyoto del Giappone Orientale”, la città propone ai turisti numerosi templi, santuari e monumenti storici, mentre le sue spiagge sabbiose attirano ogni anno grandi folle durante i mesi estivi.

COME MUOVERSI

Il mezzo di trasporto d’eccellenza è sicuramente la bicicletta, comoda e pratica, noleggiabile presso numerosi negozi situati proprio accanto alla stazione dei treni della città. É il veicolo ideale per i turisti che vogliono visitare i santuari e i templi più importanti della città dato che sono un po’ sparsi geograficamente!

Un’altra opzione molto meno faticosa e decisamente più emozionante è quella del jinrikisha, il classico risciò giapponese, sul quale si può salire dopo aver fatto l’autostop di fronte alla stazione dei treni. In questo caso sarà il vostro “autista” a condurvi attraverso un itinerario prefissato e a presentarvi i luoghi di maggiore importanza.

due jinrikisha
I jinrikisha, i tipici risciò giapponesi che vengono condotti dai rispettivi autisti. Foto di Jason Goh da Pixabay
Il BUDDHA GIGANTE 

Questa enorme statua alta ben 11,3 metri è diventata uno dei simboli della città di Kamakura. Detta anche Kamakura Daibutsu, si erge all’interno del tempio Kotoku-in, appartenente alla setta Jodo (devoti del buddhismo della Terra Pura). Si tratta della seconda statua di Buddha più grande dell’intero Giappone, subito dopo quella custodita all’interno del Tempio Todai-ji di Nara. Si pensa sia stata edificata intorno al 1252, durante il periodo dello shogunato Kamakura, anche se il suo scultore è attualmente ignoto. 

Buddha Gigante a Kamakura
Il Buddha Gigante di Kamakura è davvero altissimo! Foto di japanibackpacker da Pixabay

KOMACHI STREET E TSURUGAOKA HACHIMANGU

Per gli amanti dello shopping suggerisco Komachi Street, che si trova proprio davanti alla stazione di Kamakura, si tratta di una grande via costeggiata non solo da interessanti negozietti che vendono articoli giapponesi, ma anche da ristoranti che propongono piatti della cucina locale di Kamakura, negozi di dolci e così via. 

Alla fine della strada possiamo trovare il santuario Tsuruoka Hachimangu, rimasto invariato da quando Kamakura era la capitale del Giappone.  Il modo migliore per godersi l’atmosfera è percorrere le strade della città indossando un kimono o uno yukata, disponibili a noleggio in numerosissimi negozi.

ISOLA DI ENOSHIMA

Montando sulla piccola ferrovia Enoden, che viaggia tra la stazione Fujisawa e la stazione Kamakura, possiamo raggiungere rapidamente l’isoletta turistica di Enoshima (江の島), appena al largo della costa ma collegata alla terraferma grazie ad un ponte.

L’isola offre numerose attrazioni, tra cui un parco, una torre di osservazione, alcune grotte e, soprattutto, numerosi santuari dedicati a Benten, dea della fortuna, della ricchezza, della musica e della conoscenza. Si ritiene che sia stata proprio Benten a creare l’isola di Enoshima prima di sottomettere un drago a cinque teste che stava terrorizzando l’area. Nelle giornate più belle è anche possibile ammirare il Monte Fuji.

Giappone Kamakura e Monte Fuji
FONTI per la città del Giappone kamakura

Japan Guide; Kamakura
Sognando il Giappone Kamakura di Alessandra Sanna
Matcha; Kamakura Travel Guide – Top 20 Spots, Sightseeing Tips, And More di Mayu tradotto da Lester Somera
Giappone per Tutti; Enoshima
KCN IT Town. Kamakura: History and Historic Sites; Origin of the Name Kamakura
Vado in…; Il Grande Buddha ed il tempio Kotoku-in di Fabrizio Chiagano
Immagine in copertina di マクフライ 腰抜け da Pixabay

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