
Tra gli anni ’20 e ’70 compaiono in Giappone le cosiddette Nuove Religioni, nate in un periodo di crescita del Paese, di urbanizzazione ma anche di conflitti e crisi nazionale. Tra queste vi è la Soka Gakkai, tra i movimenti religiosi giapponesi più diffusi all’estero. Scopriamo insieme come è arrivata la nuova religione Soka Gakkai in Italia.
Le Nuove Religioni giapponesi cercano una partecipazione attiva dei propri fedeli e hanno un’organizzazione democratica. Sono ispirate al Sutra del Loto, proveniente dall’India. I sutra indiani sono dei piccoli aforismi, delle breve frasi di rituale, filosofia o grammatica. Quello del loto è uno dei più importanti per il Buddhismo Mahayana, a cui è legato il Buddhismo giapponese Nichiren. È proprio da quest’ultimo che deriva la nuova religione Soka Gakkai.

La storia di soka gakkai
La religione Soka Gakkai è stata fondata nel 1930, da Makiguchi Tsunesaburo, un insegnante e scrittore. Inizialmente si trattava di un movimento educativo che voleva opporsi all’educazione offerta dal governo e aveva il nome di Soka Kyoiku Gakkai. Il focus del movimento era proprio il metodo di apprendimento degli studenti e l’importanza di valori quali il bello, l’utile e il buono. Inoltre, si opponeva alla venerazione dell’Imperatore in quanto divinità. Proprio per le sue idee politiche, a volte espresse tramite la rivista Kachi sozo, il gruppo subisce arresti e censure.
Dal 1928 al 1946 l’organizzazione si affilia alla più ampia Nichiren Shoshu, dalla quale poi si allontanerà per discrepanze di pensiero. Difatti, grazie al secondo leader Toda Josei, nel ’46 nasce la vera e propria Soka Gakkai come gruppo indipendente. La missione dell’organizzazione diventa quella di diffondere il proprio credo nel mondo.
Con il terzo leader Ikeda Daisaku, dagli anni ’60, Soka Gakkai ha come obiettivo ultimo diventare un’impresa internazionale. Da qui, infatti, nascono sedi in Asia, in Europa e nel Nordamerica. Negli USA nasce la Soka Gakkai of America, guidata da George Williams. Tra il ’64 e il ’69 la Soka Gakkai viene criticata per il suo legame alla politica, in particolare al partito Komeito. Inoltre, ha subito critiche per il suo forte proselitismo, aiutato dall’uso dei mass media.

Tuttavia, dagli anni ’70 ottiene grande successo in Giappone e continua a svolgere le proprie attività in affiliazione con istituzioni per la pace, cultura ed educazione. È dagli anni ’90, però, che il gruppo si espande maggiormente andando a creare molte comunità e unendosi ad associazioni di volontariato e campagne ecologiche e rispetto problematiche sociali. Soka Gakkai è anche al centro di costruzioni di istituzioni di filosofia e arte, oltre a scuole ed università.

Caratteristiche di soka gakkai
Il punto principale della dottrina di Soka Gakkai è il gongyo, ovvero la recitazione di parti del Sutra del Loto. Durante gli incontri tra membri, infatti, si leggono i primi due capitoli del sutra, due volte al giorno, al mattino e alla sera. Altra pratica fondamentale è il daimoku, ovvero la ripetizione continua del mantra Namu myoho regen kyo, che sarebbe il titolo del sutra stesso, tradotto in giapponese. Questo mantra viene ripetuto dagli adepti per circa mezz’ora consecutivamente più ore al giorno, tutti i giorni. Vi è anche la venerazione, in un altare domestico, della riproduzione della scrittura stessa del sutra, chiamata gohonzon. Anche il proselitismo, ovvero l’espandere al prossimo il proprio credo, è uno degli elementi fondamentali del gruppo religioso, e viene chiamato shakubuku.
Soka Gakkai è in piccole comunità che si riuniscono mensilmente nell’abitazione di uno dei membri. Questi incontri, chiamati zadankai, a volte servono per organizzare eventi culturali o partecipazioni a festival, o anche esibizioni con messaggi politici. I gruppi di vicinato solitamente sono composti da 30/50 membri e svolgono anche incontri settimanali con i leader del gruppo, durante i quali si avviano discussioni e si ricevono insegnamenti (chiamati kosen rufu).

Il grande obiettivo dei membri di Soka Gakkai sembra essere il lavoro per il prossimo, l’azione umanitaria svolta per gli altri nel quotidiano. Il gruppo ha una sensibilità socio-democratica e prevede uguaglianza di genere all’interno della propria organizzazione. Il movimento si presenta come promotore dei diritti umani e punta all’idea di cittadinanza globale, mostrando interesse verso problemi umanitari. Il pensiero del gruppo viene espresso anche grazie alla sua rivista: Seikyo shinbun.
Altro focus importante è l’attenzione verso se stessi, ovvero il riconoscimento delle proprie responsabilità e anche possibilità, così da riuscire a raggiungere piena soddisfazione anche tramite graduali cambiamenti.
La nuova religione soka gakkai in italia e nel mondo
Oggi Soka Gakkai conta più di 8 milioni di centri in Giappone e 12 milioni all’estero, organizzati da Soka Gakkai International. È la religione giapponese più diffusa all’estero in assoluto. Soka Gakkai International è presente in 192 paesi del mondo, che ha costruito una rete molto estesa di organizzazioni locali. Questa comprende associazioni non-profit, scuole, università, fondazioni, testate giornalistiche e imprese commerciali.
Soka Gakkai è anche la religione legata al buddhismo più numerosa in Italia. Si contano circa 70 mila adepti nella penisola, ovvero il doppio di tutti gli altri buddhisti messi insieme. L’Italia è proprio il paese occidentale in cui Soka Gakkai ha più successo e in cui vi sono molti gruppi locali, numerosi soprattutto a Roma e Firenze. Tra i fedeli di Soka Gakkai abbiamo, per esempio, Roberto Baggio, Sabina Guizzanti e Carmen Consoli.

Il grande successo del gruppo può essere spiegato dall’idea che la recitazione del daimoku possa portare a risultati concreti, come benefici, il trovare un partner o una casa, fare carriera e risolvere problemi. Nonostante i rituali, inoltre, Soka Gakkai non prevede alcuna credenza soprannaturale né norme comportamentali. Vi è totale libertà di definirsi anche buddhisti o atei. In più, consente di entrare in un contesto comunitario e solidale, che consente anche di sentirsi parte di un movimento globale all’insegna di tolleranza, pace e rispetto per l’ambiente.
Fonti
Anne Mette Fisker-Nielsen, Soka Gakkai, Koninklijke Brill NV, Leiden, 2018
Zeninthecity, Cos’è la Soka Gakkai e perché ha successo, di Paolo Subioli
Sito web dell’Istituto Buddista italiano Soka Gakkai