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Il Mito della creazione del Giappone: Izanami e Izanagi

Kami giapponesi, le divinità

Vi siete mai chiesti da dove sia nato il Giappone? Da dove è sbucato l’arcipelago che noi tutti conosciamo? Chi sono gli abitanti del Paese del Sol Levante e da dove derivano? Chi è responsabile della creazione del Giappone?
Gli antichi abitanti del Giappone se lo sono domandato per un lungo periodo di tempo e, per rispondere a questi quesiti, hanno ideato il cosiddetto Mito della Creazione, la storia delle divinità shintoiste Izanami (伊邪那美) e Izanagi (伊邪那).

Questi due kami primordiali appaiono per la prima volta nel Kojiki (古事記, Storia di Antichi Eventi), opera scritta nell’VIII secolo da Ō no Yasumaro, sotto commissione dell’Imperatrice Genmei/Gemmyo (元明天皇, Genmei-tennō)
Conosciamo meglio il loro mito!

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Edizione Italiana del Kojiki
© Marsilio Editore

il kojiki

Il Kojiki ci narra che, al principio di tutto, quando la terra era avvolta in un brodo primordiale, vi erano tre divinità incorporee: Amanominakanushi, Takamimusubi, e Kamimusubi. A questi tre kami poi se ne aggiunsero altri due, Umashiashikabihikoji e Amanotokotachi; tutti insieme venivano chiamati le “Separate Divinità Celesti”, alle quali susseguirono altre sette generazioni di divinità maschili e femminili.

Solo a questo punto le cinque divinità scelsero due giovani kami fratelli, Izanami no Mikoto (Colei che Invita) e Izanagi no Mikoto (Colui che Invita), e assegnarono loro il compito di creare il mondo o, per come lo concepivano gli antichi, le isole dell’arcipelago giapponese. 

LA CREAZIONE DEL GIAPPONE

Izanami, la divinità femminile, e Izanagi, la divinità maschile, ricevettero in dono dalle Separate Divinità Celesti una lancia ingioiellata e iniziarono così il processo di creazione delle terre.
Per prima cosa Izanagi, utilizzando la lancia, agitò il fango primordiale e produsse gocce d’acqua salata, nacquero da questo gesto numerose isole minori, come l’isola di Onogoro, dove si stabilirono i due kami.

creazione del Giappone, Izanami e Izanagi
Esplorando i Mari con la Lancia Amenonuhoko – A destra Izanagi a sinistra Izanami
Ilustrazione di Kobayashi Eitaku

Fu proprio su quest’isola che le due divinità, Izanami e Izanagi, si unirono in matrimonio: il rituale prevedeva che i due girassero attorno ad un pilastro (o, in alcune versioni del mito, la stessa lancia ingioiellata) in direzione opposta. Quando i due si incrociarono Izanami commise un errore, rivolgendo per prima la parola all’altro. A causa di questo gesto sacrilego la sua prima gravidanza fu un fallimento e il loro primogenito nacque brutto, debole e senza ossa. I due lo abbandonarono in una cesta, lasciandolo in balia delle onde del mare. Questo bambino non è nient’altro che il dio Hiruko, forse meglio noto come Ebisu, uno delle sette divinità della fortuna e divinità protettrice dei pescatori.

Le due divinità, insoddisfatte, ben presto realizzarono il loro errore: le divinità ancestrali gli rivelarono che l’origine delle loro sfortune era dovuta al rituale di matrimonio, eseguito in modo scorretto. I due si affrettarono a ripetere la cerimonia e, questa volta, fu Izanagi a parlare per primo.
In seguito alla cerimonia i due continuarono a generare innumerevoli figli e figlie, incluse le otto isole principali del Giappone: Awaji, Iyo (Shikoku), Oki, Tsukushi (Kyushu), Iki, Tsu, Sado, e Oyamato (Honshu).  

Avete notato? Tra queste otto isole non sono presenti Okinawa e Hokkaido, diventate parte del territorio giapponese solo nel XIX° secolo!

I kami giapponesi

I due generarono innumerevoli divinità nel corso del tempo, ma con la nascita di Kagutsuchi, il dio del fuoco, la creazione del pantheon shintoista giunse al termine. Izanami, in seguito al parto, morì a causa di tutte le bruciature subite e Izanagi, devastato e folle dalla rabbia, dopo aver seppellito la compagna sul monte Hiba, uccise il figlio.
Dalle lacrime versate da Izanami durante il parto nacquero dozzine di altre divinità e altrettante nacquero dalla morte di Kagutsuchi, tagliato a pezzi dal padre furioso.

A questo punto Izanagi, disperato, decise di andare alla ricerca della moglie nel regno dell’oltretomba, lo Yomi-tsu Kuni, con il desiderio di riportarla in vita. Ma questa è un’altra storia!

La creazione del Giappone
Panorama giapponese
CURIOSITÀ

La coppia di kami viene spesso associata al santuario delle rocce marito-e-moglie di Meoto Iwa, sulla costa di Futami. Qui, tra i flutti del mare, emergono due grandi scogli, legati tra loro dalla corda sacra, shimenawa, simbolo del legame matrimoniale tra due divinità.
Sullo scoglio più grande, che simboleggia Izanagi, si erge un portale, torii, bianco, ad indicare la sacralità del luogo.

FONTI

Kojiki, Un Racconto di Antichi Eventi, Marsilio Editore
Tutto Giappone; Il Mito della Creazione di Cristiano Suriani
World History; Izanami and Izanagi di Mark Cartwright
Britannica; Izanagi and Izanami
Tre romanzi giapponesi consigliati: periodo classico di Alessandro Bianco
Genesi dei principali kami giapponesi di Paolo Napolitano

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