
Il sake è una bevanda tradizionale giapponese che racchiude al suo interno l’essenza del Giappone. Tramandata per generazioni e generazioni nel corso dei secoli e consumata da imperatori e umili agricoltori.
In giapponese il termine sake si riferisce a tutte le bevande alcoliche (whisky, vino, birra, ecc), ma in questo articolo analizzeremo la bevanda alcolica tipica giapponese: il nihonshu.

CHE COS’è
Bevanda alcolica a base di riso, acqua e koji, una muffa/fungo alla base del processo di fermentazione. La qualità del riso utilizzato per la preparazione è fondamentale per la riuscita di un buon sake, infatti esso contiene più amido e meno grassi e proteine a differenza di quello utilizzato per il sushi ed è anche più grande del 30%.
Il sake si differenzia dal vino per il processo di fermentazione in quanto esso ha un processo di creazione più simile ai distillati e quindi una gradazione alcolica generalmente più alta. Può essere bevuto sia caldo che freddo ed è quindi perfetto sia per l’inverno che per l’estate.
E’ ormai facile trovare il sake anche in Italia, nei negozi di alimenti etnici e in quelli che trattano prodotti giapponesi, anche online.
ORIGINI
Il sake è entrato a far parte della storia tradizionale giapponese quando durante il periodo Yayoi, circa 2000 anni fa, è stata introdotta la coltivazione di riso in Giappone. All’inizio era una bevanda che veniva fatta solo per essere donata agli dei e secondo una teoria affinché esso potesse diventare sacro il riso venina prima masticato dalla fanciulla del santuario. In periodo Nara cominciò ad essere utilizzato come bevanda comune diventando popolare in periodo Edo grazie all’implementazione di una nuova tecnica di fermentazione che permetteva la pastorizzazione del sake.

SAKE E TRADIZIONE
Non è una bevanda utilizzata soltanto per i momenti conviviali o per divertimento ma è anche una bevanda ricca di spirito sacro. Ad esempio nelle feste che si tengono nei santuari esso viene offerto alle divinità e successivamente bevuto dai partecipanti in quanto ritenuto una sorta di collegamento con il mondo degli dei. Appare anche in vecchi miti risalenti al Kojiki e al Nihon Shoki.
CATEGORIE DI SAKE
Esso varia a seconda di quanto i chicchi di riso vengano raffinati e dell’aggiunta o meno di alcool distillato. Inoltre in base alla regione e alla tecnica utilizzata per la sua produzione avremo tipologie diverse.
- JUNMAI: prodotti senza aggiunta di alcool. La maggior parte dei sake di questa categoria utilizza chicchi raffinati intorno al 70% in quanto puntano ad un carattere deciso dal sapore dolce-affumicato.
- GINJO: sake con una raffinatura del chicco del 60% e senza aggiunta di alcool. Il suo nome indica l’insieme di aromi che lo caratterizzano ed hanno un gusto solitamente fruttato e floreale. Ideale per chi compie i primi passi verso la scoperta del sake.
- DAIJINGO: selezione del miglior riso raffinato al 50% per ottenere un gusto e una struttura elegante. Vi è la presenza di note floreali e fruttate.
- FUTSU-SHU: il più prodotto e consumato in Giappone. Vi è l’aggiunta di una piccola percentuale di alcool per conferire corpo e fragranza. Spesso il chicco di riso non viene raffinato.
- HONJOZO: leggera aggiunta di alcool e raffinatura del chicco del 70%. Sono la categoria ideale da consumare calda e dal gusto robusto.

FONTI:
Sawa no Tsuru
Live Japan
Cultura giapponese: Il fascino del sakè di Matteo Scaravelli
[…] http://www.konishi.co.jpwww.sakecompany.com Sake: tradizionale bevanda giapponese […]