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Letture giapponesi dal periodo Edo: 3 opere

"File:The final destination of Basho's Oku no Hosomichi Haiku Journey, Ogaki, 2014.jpg" by 大野 一将 is licensed under CC BY-SA 4.0

Il periodo Edo (江戸時代) nella storiografia giapponese corrisponde all’arco temporale che va dal 1603 al 1868. Esso è caratterizzato dall’egemonia politica dei Tokugawa (徳川), tanto che viene spesso chiamato anche periodo Tokugawa. Il nome “Edo” deriva dall’omonima capitale shogunale, che divenne un centro di potere alternativo alla capitale imperiale Kyoto (京都) all’inizio del XVII secolo. Vediamo ora alcune proposte di letture giapponesi dal periodo Edo per conoscere meglio la produzione artistica di questo interessante periodo.

MATSUO BASHO

Matsuo Basho poeta giapponese
Rappresentazione di Matsuo Basho nel momento della vecchiaia

La prima dei queste proposte di lettura è Oku no Hosomichi (奥の細道), in italiano tradotto come Stretta strada verso l’interno; è un’opera scritta in uno stile misto di prosa e poesia da uno dei poeti più celebri del panorama letterario di periodo Edo, ossia Matsuo Basho (松尾芭蕉). Questo stile misto viene denominato haibun (俳文), proprio perché combina le poesie haiku (俳句) con la prosa. Il testo venne pubblicato per la prima volta nel 1702, dopo la morte dell’autore stesso, avvenuta nel 1694.

Strada stretta verso l’interno

L’opera è un resoconto di un viaggio, che venne compiuto dall’autore nel 1689 insieme al suo allievo Kawai Sora (河合曾良) per varie province del Giappone. Questo viaggio aveva lo scopo di far loro visitare i luoghi celebrati dai grandi poeti del passato, primo fra i quali Saigyo (西行), celebre poeta vissuto alla fine del periodo tardoantico. Alcune delle tappe del suo viaggio furono il santuario dei Tokugawa a Nikko, il Nikko Toshogu (日光東照宮); la regione oggi corrispondente al Tohoku (東北). Altre destinazioni sono nella parte nord-orientale dell’isola di Honshu (本州), l’isola principale dell’arcipelago; la costa del Mar del Giappone; il santuario della dea del Sole Amaterasu Omikami (天照大神), l’Ise Jingu (伊勢神宮).

È però noto come non tutto ciò che troviamo nell’opera finale avvenne effettivamente al momento del viaggio; infatti alcune esperienze descritte sono state prese da altre opere molto note dei poeti che Basho ammirava e che costituivano al tradizione su cui egli stesso si era formato. Sappiamo questo grazie a dei confronti con il diario di viaggio dell’allievo Sora nonché da discrepanze fra le versioni provvisorie dell’opera, su cui Basho lavorò per anni dopo il ritorno dal viaggio. Resta il fatto che Oku no Hosomichi costituisca un’opera dal grandissimo valore letterario, che permette di fare un vero e proprio viaggio insieme ai poeti nel Giappone di periodo Edo grazie ai loro vividi racconti.

Strada stretta verso l'interno di Matsuo Basho
Opera di Yosa Buson raffigurante una scena di Oku no Hosomichi

IHARA SAIKAKU

Ihara Saikaku, statuo dello scrittore giapponese
“File:Ikukunitama-jinja Ihara Saikaku.jpg” by KENPEI under CC BY-SA 3.0
Statua di Ihara Saikaku al santuario di Ikukunitama

La seconda delle nostre proposte di lettura di periodo Edo è un’opera del grande scrittore Ihara Saikaku (井原西鶴). Figlio di un ricco mercante di Osaka (大阪), vive nella seconda metà del Seicento, in un periodo ricco di produzione culturale (anche Basho, sopra citato, visse in quest’epoca). Subisce un trauma quando la moglie e i figli muoiono, inducendolo poi ad abbandonare la vita da mercante per dedicarsi ai piaceri della vita, nonché alla scrittura di opere prevalentemente umoristiche. Scrisse però anche numerose poesie; una delle più famose è un componimento di ben mille versi in memoria della moglie deceduta, chiamata Haikai dokugin ichinichi senku (俳 諧独吟一日千句), ossia Mille versi di haikai in un solo giorno.

VITA DI UN LIBERTINO

Una delle opere più famose di Ihara Saikaku è Vita di un libertino, in giapponese Koshoku ichidai otoko (好色一代男). L’opera, strutturata in 8 capitoli, è divisibile in due parti corrispondenti alle due fasi della vita del protagonista. Egli è Yonosuke (世 之介), un giovane libertino che per tutta la vita (a partire dall’età di soli sette anni) ha a che fare con le donne. Egli conduce una vita dissoluta dalla giovane età, tanto che non riesce ad ereditare la professione del padre mercante, il quale lo priva del sostegno economico quando il ragazzo ha solo 19 anni. Yonosuke finisce quindi in povertà, vagabondando per lungo tempo, continuando però i suoi incontri sessuali assai frequenti.

La svolta avviene quando l’ormai adulto Yonosuke ha 34 anni; riceve infatti l’eredità paterna, potendo tornare finalmente al suo elevato standard di vita. La seconda sezione dell’opera inizia proprio al momento dell’ottenimento dell’eredità e narra della sua vita dopo tale evento.

L’opera rientra nel genere dei koshoku mono (好色物), ossia un tipo di romanzi comici originatosi in periodo Edo che tratta delle avventure amorose e sessuali dei protagonisti, i quali sono spesso mercanti con grandi disponibilità economiche. Vita di un libertino venne pubblicato per la prima volta nel 1682 e nella prima edizione vennero incluse anche delle stampe realizzate dall’autore stesso.

VITA DI UNA DONNA LICENZIOSA

L’ultima delle nostre proposte di lettura di periodo Edo è Vita di una donna licenziosa, in giapponese Koshoku ichidai onna (好色一代女), altra opera di Ihara Saikaku. Essa venne pubblicata per la prima volta quattro anni dopo Vita di un libertino, nel 1686.

Vita di una donna licenziosa
Copertina della traduzione italiana di Vita di una donna licenziosa

Anche questo racconto appartiene al genere dei koshoku mono, ma la prospettiva adottata nella narrazione è diversa, così come è diversa la figura principale dell’opera. Questa volta si parla della vita di una donna, la quale, pur essendo nata in una casa rispettabile, finisce per vivere in povertà. Aveva infatti avuto una storia con un giovane samurai, cosa che l’aveva fatta cacciare dalla casa di origine. Pur riuscendo a diventare concubina di un potente signore, la situazione favorevole non dura a lungo. Infatti, un debito del padre la costringe a darsi alla prostituzione all’età di soli 16 anni. Negli anni seguenti cercherà di fuggire dalla sua condizione, ma a causa della propria natura libertina non potrà farlo. Con la vecchiaia finisce con il diventare una mendicante.

L’opera è molto meno spensierata di Koshoku ichidai otoko, anche in quanto è la donna stessa a descrivere gli eventi accaduti nel momento della vecchiaia, rimpiangendo le proprie azioni e desiderando dentro di sé di essersi comportata in maniera differente. È forte quindi il sentimento di malinconia, per quanto il racconto sia effettivamente parte di un genere dai toni tipicamente comici.

Fonti per Letture giapponesi dal periodo Edo

L. Bienati, A. Boscaro, La narrativa giapponese classica, Marsilio Editori, Venezia, 2010

consigli per altre letture giapponesi

Letteratura Giapponese – K-ble Jungle
Letteratura giapponese classica – Sito Associazione Ochacaffè

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