Scroll Top

Oga no Namahage: il festival che cela un insegnamento

namahage

Un evento tipico della zona di Akita è quello di Oga no Namahage: l’ultima notte dell’anno gli uomini del villaggio indossano maschere demoniache e mantelli fatti di paglia, travestendosi per l’appunto da Namahage, ed entrano nelle case dei propri compaesani chiedendo con voce roca: “Ci sono bambini piagnoni?”, “Ci sono bambini che non ascoltano quello che gli viene detto dai genitori?”. Si tratta appunti del Oga no Namahage, il festival che cela un insegnamento.

La famiglia che riceve la visita dei Namahage accoglie queste entità nella propria dimora, offre loro cibo e bevande e intrattiene con loro una profonda conversazione. Alla fine del pasto, i Namahage benedicono la famiglia affinché possa attenderli un nuovo anno pieno di prosperità e felicità, e fatto ciò passano alla casa successiva. Sono i benvenuti in ogni dimora, tranne in quelle che hanno subito un lutto o che hanno gioito di un parto nell’ultimo anno.

Questo evento è stato inserito all’interno dei patrimoni culturali immateriali dell’Unesco nel 2018.

Chi è il Namahage?

C’è chi pensa che il Namahage sia un demone (oni), o un’entità creata per spaventare i bambini, ma si nasconde qualcos’altro dietro al suo nome.

L’origine del nome, infatti, si può ricondurre al significato letterale di “tagliar via le chiazze rosse”, ovvero quelle macchie cutanee che spesso emergono dopo un lungo periodo di inattività in un luogo riscaldato.

Un vizio a cui molti giapponesi si abbandonano nelle lunghe e rigide giornate invernali è quello del trascorrere molto tempo sotto al kotatsu, un tavolino riscaldato comprensivo di una pesante coperta.

Il nome e la presenza del Namahage diventa quindi un ammonimento per coloro che si lasciano vincere dalla pigrizia, ricordando ai membri della cittadina l’attitudine migliore per la prosperità della comunità e per l’adeguata convivenza. Per questo Oga no Namahage viene ritenuto un festival che cela un insegnamento per adulti e bambini.

I Namahage sono entità benefiche, divinità o messaggeri divini, che utilizzano la confusione e i rumori forti per scacciar via le calamità e le minacce che disturbano la tranquillità della vita delle persone. Questo loro ruolo positivo è il motivo per cui non possono essere considerati oni, creature mitologiche che, invece, hanno come obiettivo quello di causare problemi.

Namahage nel 2020:

Le limitazioni a cui questo evento è stato sottoposto a causa del Coronavirus sono molte ma, nonostante le difficoltà, gli organizzatori hanno deciso di non cancellarlo e di riproporlo anche quest’anno, prestando molta attenzione alla sicurezza di ogni suo partecipante.

 “Vogliamo che una tradizione così antica perduri sotto una nuova forma”

Organizzazione del festival

Quest’anno i Namahage non entreranno all’interno delle abitazioni, non berranno sakè e non mangeranno le pietanze che vengono loro offerte, anche se queste dovessero trovarsi fuori dall’abitazione. Verrà inoltre richiesto a tutti i partecipanti di indossare le mascherine a protezione delle vie respiratorie. L’unica cosa che rimarrà invariata sarà quell’inconfondibile voce profonda che chiederà: “Ci sono bambini piagnoni?”.

fonti

La guida completa ai Namahage! Conosciamoli correttamente e divertiamoci!” da Omatsuri Japan
Oga no Namahage: Intangible cultural heritage” UNESCO; Intangible Cultural Heritage website
I Namahage non entreranno nelle case quest’anno” NHK news

Banner

Related Posts