
Murakami Haruki nasce a Kyoto nel 1949 e cresce a Kobe. Vediamo un po’ la storia di Murakami Haruki, vita e romanzi.
Nel 1968 si iscrive alla facoltà di Lettere dell’Università Waseda di Tokyo per studiare drammaturgia. Durante questo periodo vive in prima persona i moti studenteschi del ’68 e conosce Takahashi Yoko, che sposerà nel 1971 e con la quale nel 1974 aprirà un locale di musica jazz chiamato “Peter Cat” con sede a Kokubunji.
Anche se all’epoca Murakami ovviamente non poteva saperlo, il jazz e i gatti sarebbero in futuro diventati i protagonisti di diversi suoi romanzi.
Gli inizi della carriera
La vocazione verso la scrittura invece arriverà successivamente e quasi all’improvviso, con un episodio molto particolare che l’autore ha raccontato più volte. Un pomeriggio di aprile del 1978, Murakami guardava una partita di baseball al Jingu Stadium. Fu durante quella partita, precisamente nel momento in cui un giocatore catturò la seconda base, che decise di scrivere un romanzo, come se tale idea gli fosse caduta sul palmo della mano e lui l’avesse afferrata senza una ragione ben precisa.
E lo scrisse. Si tratta di Kaze no uta wo kike (Ascolta la canzone del vento), con il quale vincerà il Gunzo Shinjin Bungaku shō, premio riservato al miglior esordiente. Nel 1980 scrive poi 1973-nen no pinboru (Il Flipper del 1973) e due anni dopo, Hitsuji wo meguru bōken (Nel segno della pecora). Questi primi tre libri vengono chiamati “La trilogia del ratto”, dal soprannome di uno dei personaggi principali delle storie raccontate.

Arriva il successo
Alla fine degli anni Ottanta Murakami sceglie di vendere il bar e di vivere facendo lo scrittore a tempo pieno. Nel 1985 si aggiudica il celebre premio Tanizaki con il romanzo Sekai no owari to hado-boirudo Wandarando (La fine del mondo e il paese delle meraviglie).
Nel 1987, a Roma, scriverà il romanzo destinato a trasformarsi in un vero e proprio caso letterario: Noruwei no mori (Norwegian Wood). Tra il 1987 e il 1988, ancora in Italia, Murakami scrive Dansu dansu dansu (Dance dance dance), in cui riprende la storia di “Nel segno della pecora” dando prova di quanto i suoi personaggi siano cresciuti insieme a lui. Dal gennaio del 1991 si trasferisce in America per lavorare come ricercatore associato all’Università di Princeton.
Nel 1992 scrive Kokkyō no minami, taiyō no nishi (A sud del confine, a ovest del sole) e l’anno seguente si trasferisce nuovamente per insegnare all’Università WIlliam Howard Taft. a Denver, nel Colorado.
Tra il 1994 e il 1995 escono i tre volumi di Nejimaki-tori kuronikuru (L’uccello che girava le viti del mondo, in Italia uscito come volume unico), con i quali vince il premio Yomiuri.
Nel 1995 torna a Tokyo e scrive Il suo primo saggio, Underground, nel quale racconta la storia dell’attentato alla metropolitana di Tokyo avvenuto nel 1995 ad opera di alcuni membri della setta religiosa AUM Shinrykyo, i quali diffusero nei treni un potentissimo veleno, il sarin, provocando 12 morti e l’intossicazione di migliaia di persone.

Produzione degli anni 2000
Dello stesso periodo fa parte anche il romanzo Suputoniku no Koibito (La ragazza dello Sputnik). Nel 2002 scrive Umibe no Kafuka (Kafka sulla spiaggia) e due anni dopo Afutā Dāku (After Dark). Nel 2009 scrive 1Q84, opera distopica il cui titolo è un omaggio a “1984” di George Orwell e che è da molti considerata il suo testamento spirituale. Nel 2013 esce Shikisai wo motanai Tasaki Tsukuru to kare no junrei no toshi (L’incolore Tazaki Tsukuru e i suoi anni di pellegrinaggio), in cui le tinte surreali tipiche delle sue opere precedenti sembrano sbiadire a favore del tema più concreto della ricerca della verità per ricostruire un’identità percepita come negata e incompleta.
Alle tematiche più surreali invece Murakami torna con il suo ultimo romanzo, uscito in Italia nel 2018: Kishidanchō Koroshi (L’Assassinio del Commendatore), diviso in due parti: Arawareru Idea (Idee che affiorano) e Utsurou metafā (Metafore che si trasformano) .
Murakami è anche autore di raccolte di racconti brevi come Zō no shōmetsu (L’elefante scomparso) e Mekurayanagi to nemuru onna (I salici ciechi e la donna addormentata), oltre ad aver ha tradotto in giapponese autori americani come Fitzgerald, Capote, Salinger e Carver, che considera uno dei suoi mentori letterari.
Qual è il vostro romanzo preferito di Murakami? Quale il vostro esempio di letteratura giapponese preferito?
[…] luce di questi fatti è evidente quanto Murakami Haruki sia effettivamente legato non solo alla tradizione letteraria occidentale, dalla quale è stato […]
[…] Presso il Ryusuiji Dainichi-bo, un tempio buddhista situato a Tsuruoka nella prefettura di Yamagata, è conservato il corpo di Daijuku Bosatsu Shinnyokai Shonin (1687-1783), un monaco che realizzò il rituale all’età di 96 anni. I corpi di altri monaci giapponesi si trovano in alcuni templi della stessa prefettura, dove la pratica era più frequente. Lo sokushinbutsu è ampiamente citato nel romanzo L’assassino del commendatore (Kishidancho-goroshi) del 2017, scritto da Haruki Murakami. […]
[…] biografia di Haruki Murakamistile letterarioletteratura giapponeseL’uccello che girava le viti del mondo […]
[…] a questo è cosplayer, e come già detto ha creato un blog di recensioni e news su Haruki Murakami. E chissà quante altre […]
[…] è stato pubblicato in due volumi a partire dal 2017 opera del celebre scrittore contemporaneo Murakami Haruki (村上春樹). Il libro, come altri romanzi dell’autore, di inserisce nel genere del realismo […]